Gli Standard Jazz: cosa, come e quanti impararne
scritto da Luca Ridolfo
“Autumn Leaves” è il tuo standard jazz preferito e, dato che lo suoni ogni giorno, ti interessa imparare qualche nuovo brano, imparando nuove accordi e nuove progressioni. A tal proposito, hai sentito parlare degli standard jazz e di come dovresti saperne a dozzine, in modo da vedere dei miglioramenti nel tuo modo di suonare jazz al piano, e vorresti sapere come avvalerti di questo strumento.
Nessun problema: se le cose stanno effettivamente così e ora ti domandi cos’è uno standard e come funzionano, sappi che sono qui per aiutarti. Nei prossimi capitoli di questa guida, infatti, ti fornirò tutte le indicazioni sulla loro storia, sulle loro caratteristiche, illustrandoti nel dettaglio come impararne di nuovi.
Se, dunque, sei impaziente di saperne di più al riguardo, mettiti bello comodo e prenditi giusto qualche minuto di tempo libero per seguire le procedure che sto per illustrarti: vedrai che, seguendo alla lettera le mie indicazioni, riuscirai facilmente e velocemente a fare luce sulla questione. Ti auguro una buona lettura!
Gli standard jazz, cosa sono?
Il termine “standard” o “jazz standard” si riferisce alle composizioni suonate da tutti i musicisti di Jazz.
Come potrai intuire, la parola standard definisce un repertorio standardizzato, comunemente condiviso dai vari musicisti di Jazz ed utilizzato come fondamento per gli arrangiamenti e le improvvisazioni jazzistiche.
Spesso però la natura di questi non è “jazzistica”. Quelli più datati sono spesso tratti dal repertorio delle colonne sonore dei musical di Broadway, dalla musica dei film hollywoodiani oppure dal repertorio dei compositori di musica popolare delle case editrici di “Tin Pan Alley”.
Altri invece sono delle composizioni di musicisti di Jazz famosi diventate famose nel corso della storia del jazz.
Alcuni standard vengono definiti “contrafacts”, ovvero dei temi scritti da musicisti di jazz con la struttura accordale di canzoni preesistenti. La prassi di creare “contrafacts” si è venuta a consolidare durante il periodo Bebop per motivi di natura musicale/artistica ma anche editoriale.
Specie per gli standard di natura non jazzistica, il materiale armonico-melodico viene semplificato o riadattato. Infatti, se compari la versione originale tratta dal musical di Stella by Starlight e una versione suonata da qualsiasi musicista (qui sotto quella di Miles, armonizzata molto probabilmente da Bill Evans), ti renderai conto di come i cambi armonici vengano modificati. Questo per vari motivi, tra i quali:
- ogni musicista da la sua visione dello standard suonato
- per avere una maggiore libertà musicale specialmente nella fase improvvisativa.
Essendo un repertorio condiviso tra i musicisti di jazz, è importante che tu ne conosca qualcuno prima di buttarti in una qualsiasi jam session con amici. In questo articolo condividerò con te vari modi per impararne il più possibile con il minimo sforzo.
Non solo per questo motivo, ma saperne di svariati amplierà la tua conoscenza di varie soluzioni armoico-melodiche tipiche del Jazz.
Come dico sempre: più melodie conosci, più avrai una discreta padronanza con il linguaggio jazzistico.
E’ proprio quello che ho fatto con la mia serie gratuita “Studia con Me – i temi bebop”. In questa serie YouTube puoi studiare insieme a me in vari modi i più famosi temi bebop.
Andiamo ora a vedere quali sono gli standard Jazz più famosi.
Quali sono gli standard jazz più famosi?
Come puoi immaginare, è impossibile stabilire obiettivamente quali siano gli standard jazz più famosi.
A mio parere, i più sentiti nelle varie jam sessions di qualsiasi livello sono i seguenti:
- Blue Bossa
- Autumn Leaves
- All The Things You Are
- Stella by Starlight
- Summertime
- Take the A Train
- Lady Bird
Per facilitarti la vita, puoi anche tu suonare i primi cinque della lista seguendo i 5 video tutorial gratuiti che ho preparato per te (CLICCA QUI PER REGISTRARTI E ACCEDERE AI TUTORIAL GRATUITI >> ).
Imparerai a suonare gli accordi che ho trascritto direttamente dai dischi semplicemente copiandoli da me. Non hai bisogno di saper neppur leggere le note.
Se poi vorrai approfondire il discorso, potrai seguire il corso a pagamento “Jazz da Zero”, con il quale impararai ad armonizzare ed ad improvvisare su questi con il metodo più semplice che io conosca.
Clicca qui per saperne di più sul programma “Jazz da Zero” >>
Ritornando a noi, se non sai da dove partire, la lista degli standard qui sopra ti darà un valido punto di partenza. Ne ho tralasciato qualcuno, è vero, ma se parti da zero questa lista ti sarà d’aiuto.
Quali sono i 100 standard jazz da sapere?
Se chiedi ad un qualsiasi musicista scafato di Jazz quanti standard jazz devi sapere, sicuramente la risposta che ti sentirai sarà: “almeno un centinaio”.
Ci sono jazzisti della vecchia guardia che ne sanno intorno al migliaio – giusto per farti capire!
“Non sono forse un po’ troppi?” – ti chiederai.
Se sei agli inizi, punta a saperne bene una decina, poi piano piano amplierai il tuo repertorio.
Se invece sei già un po più esperto, ho pronta per te una lista di 100 standard. Tienti pronto! 🙂
- All The Things you Are
- All Blues
- Autumn Leaves
- Alone Together
- Bye Bye Blackbird
- Beautiful Love
- Body and Soul
- Black Orpheus
- But Not For Me
- Come Rain Or Come Shine
- Darn That Dream
- Days Of Wine and Roses
- Desafinado
- Dolphin Dance
- Donna Lee (Back Home In Indiana)
- Do Nothing Til You Hear From Me
- Doxy
- Easy To Love
- Embraceable You
- Emily
- Everything Happens To Me
- Falling In Love With Love
- Fly Me to the Moon
- Footprints
- Getting Sentimental Over You
- Green Dolphin Street
- Giant Steps
- Girl From Ipanema
- How Deep Is The Ocean
- Have You Met Miss Jones
- Here’s That Rainy Day
- Honeysuckle Rose
- How High The Moon (Ornithology)
- I Got Rhythm (Oleo, Anthropology)
- I’m Old Fashioned
- In a Sentimental Mood
- It Had To Be You
- I Hear a Rhapsody
- I Let A Song Go Out of My Heart
- I Love You
- In a Mellow Tone
- Impressions (So What)
- I’ll Remember April
- Invitation
- In A Sentimental Mood
- In Your Own Sweet Way
- I Remember You
- I’ve Never Been In Love Before
- I Remember Clifford
- It Might As Well Be Spring
- Just Friends
- Just You Just Me
- Just In time
- Like Someone In Love
- Love For Sale
- Lover Man
- Love Walked In
- Lover Come Back To Me
- Lullaby Of Birdland
- Maiden Voyage
- Moments Notice
- Misty
- My Favorite Things
- My Foolish Heart
- My Funny Valentine
- My One and Only Love
- My Romance
- Nica’s Dream
- Out of Nowhere
- Our Love Is Here To Stay
- Pennies From Heaven
- Prelude To A Kiss
- Perdido
- Polka Dots and Moonbeams
- Recordame
- Satin Doll
- Scrapple From the Apple
- Secret Love
- Skylark
- Someone To Watch Over Me
- Someday My Prince Will Come
- Softly As In a Morning Sunrise
- Speak Low
- Stella By Starlight
- Summertime
- Take the “A” Train
- Tenderly
- There Is No Greater Love
- There Will Never Be Another You
- These Foolish Things
- The Song is You
- The Way You Look Tonight
- Triste
- The Touch Of Your Lips
- Wave
- When I Fall In love
- What’s New
- What Is This Thing Called Love (Hot House)
- Witchcraft
- Yesterdays
- You And The Night And The Music
- You’d Be So Nice To Come Home To
Anche qui, questo è il mio elenco di standard a cui faccio riferimento quando ne voglio impararne o ripassarne qualcuno.
Ti esorto a creare la tua lista di standard jazz, poco importa se si discosta dalla mia. Addirittura, fa sorridere come canzoni italiane siano diventate a sua volta degli standard jazz. Un esempio stra conosciuto è “Estate” di Bruno Martino.
Passiamo ora a vedere COME anche tu puoi imparare gli standard jazz più famosi.
Come imparare gli standard jazz più famosi?
Come puoi immaginare, anche qui non c’è un’unica soluzione a questa domanda.
Ho notato,però, che ci sono metodi migliori per impararne di nuovi e per tenerli a mente.
Il modo più grossolano per imparare uno standard jazz è sicuramente quello di leggerlo dal Real Book.
Cos’è il Real Book?
Il Real Book è un libro contenente centinaia di Jazz Standard. Questi vengono proposti con il tema più la sigla degli accordi. Con sigla si intende, per esempio, C7, oppure Fmaj7(#11).
Questo è quello che “intrappola” i pianisti di jazz meno esperti.
Specie per chi ha confidenza nel leggere la musica, il fatto di non trovarsi gli accordi scritti nota per nota fa letteralmente sentire spiazzato il pianista in erba.
Se questo è il tuo problema, ti consiglio caldamente di seguire i miei videotutorial gratuiti in modo da capire come suonare quegli accordi che senti sui dischi ma che non sai come ottenere. Clicca qui per registrarti e avere subito sotto le tue mani le sonorità dei grandi pianisti >>.
Se invece sei un po’ più esperto, il fatto di imparare i brani dal Real Book ti limiterà tantissimo in fatto di soluzioni armoniche e tematiche.
Se senti una qualsiasi versione di uno standard a tuo piacimento, i veri pianisti di jazz hanno quella creatività, quella capacità di avere tante sonorità e soluzioni per lo stesso passaggio.
E, se compari varie versioni dello stesso standard, noterai come non tutti eseguano gli stessi accordi e neppure le stesse tonalità.
Perchè?
Perchè ogni pianista jazz che si rispetti esprime la sua visione del brano, con scelte che possono essere uguali o diverse rispetto ad un altro pianista di jazz.
Ecco perchè il mio consiglio è quello di imparare i brani direttamente dai dischi. Sicuramente non è un qualcosa di semplice da fare se non hai l’orecchio assoluto. Se il tuo orecchio è una frana, allora hai una ragione in più per iscriverti gratuitamente ai miei 5 videotutorial che ho preparato per te su come armonizzare 5 standard jazz. Clicca qui per registrarti >>
Qual è la struttura degli standard jazz?
Devi sapere che ogni standard jazz ha la sua struttura. Ci sono strutture più o meno conosciute che devi assolutamente sapere.
Le strutture più famose sono:
- AABA, 32 battute (per es. Take the A Train)
- 36 Battute (All the Things You Are, East of the Sun)
- Blues di 12 battute (vedi un qualsiasi Blues di C. Parker)
- ABAC (per es. Someday My Prince Will Come)
- Struttura di 16 battute (per es. Lady Bird)
Cosa significano queste lettere?
Con queste intendiamo una porzione di un brano, normalmente di 8 battute, che può ripetersi o meno all’interno del brano. Nel caso della struttura AABA possiamo notare che la prima sezione viene ripetuta due volte, per poi passare al B (quello che viene chiamato Bridge), per poi ritornare all’A.
Quando abbiamo suonato una struttura completa, i jazzisti solitamente dicono “abbiamo suonato un chorus”. Quando suoni in una qualsiasi jam session, si suona prima uno o due chorus di tema, susseguiti da vari chorus di improvvisazione. Si chiude poi risuonando uno o più chorus di tema. Il chorus in cui si esegue il tema viene comunemente chiamato dagli anglofoni “head”.
Specie per i brani tratti dalla tradizione di Broadway e dalle colonne sonore dei film Hollywoodiani, prima dell’esposizione del tema abbiamo un verse, ovvero una sorta di preambolo al vero e proprio chorus. Il verse è caratteristico del brano e sta al musicista conoscerne di vari.
Ci sono strutture meno utilizzate, come per esempio in questi brani:
- 10 battute: “Peace”, “Blue in Green”
- 48 battute: “Without a Song”
- 34 battute: “Along came Betty”
Anche qui, più ne sai – meglio è!
Come ricordarsi a memoria gli standard jazz?
“Ma come? Devo anche impararmeli a memoria? Ma adesso con l’IReal li ho tutti sul telefono e posso vederli da li”.
So benissimo che è una bella faticaccia mettersi li ed imparare a memoria i vari standard, specialmente se sei agli inizi.
Il saperli a memoria, però, ti darà quella libertà nel suonarli che non avresti se devi sempre seguire gli accordi scritti sull’IReal.
In più, è solo sapendoli a memoria che interiorizzerai le varie soluzioni armonico-melodiche presenti nei brani.
Francamente, io non ho una memoria di ferro ma nel tempo ho trovato dei sistemi che mi hanno aiutato nell’apprendimento dei vari brani.
- Impara il tema dal disco. Questo lo puoi fare tranquillamente. Prima cantalo e poi trova le note al piano. Vedrai che in questo modo il tema rimarrà ben impresso a mente. In più, il tema ti guiderà quando dovrai trovare gli accordi del tema.
- Un po’ più difficile è imparare gli accordi, specialmente se cerchi di tirarli giu dal disco. Il trucco qui è di ascoltare varie versioni e di trovarne una che non venga suonata troppo velocemente. In più, dobbiamo trovarne una dove il bassista non faccia troppe cose ma si mantenga essenziale.
- Per imparare gli accordi, prima trova le fondamentali di queste suonate dal basso. Dopo che le hai trovate, cantale e prova a vedere se riesci ad intuire gli accordi. Se non riesci, allora aiutati con il Real Book.
- Dopo che sai fare tutto questo, prova a immaginarti il Real Book e a farti uno schema del brano. Prova a descriverlo, la sua melodia, la sua struttura e crea uno schema degli accordi.
- Suonalo sopra il disco
- Suona su varie versioni di questo brano
- Suonalo con i tuoi amici
Come hai visto, l’approccio qui spiegato non è solamente di tipo “muscolare”, ma utilizza tutti i vari tipi di memoria (uditiva, muscolare, cognitiva).
In questo modo ricordarsi i brani è molto più semplice che risuonando il brano leggendolo dal Real Book.
Un altro modo che ho visto funzionare abbastanza bene è quello di imparare gli standard direttamente alla jam session. Magari qualche volta ti prenderai delle cantonate, ma anche quelle ti faranno ricordare meglio il brano 🙂
Come avrai capito, questa è una abilità che migliori con la pratica. Infatti, non pretendere subito di fare tutto perfettamente. Noterai che con il tempo poi diventerai sempre più preciso nel riconoscere i vari accordi, le melodie e quant’altro sia di tuo interesse.
Conclusioni
In questo articolo hai capito cos’è uno standard jazz, quali sono i più famosi e quali imparare per primo. Ti ho dato vari suggerimenti per impararlo in maniera solida in modo che tu lo possa suonare alla prossima jam session.
Se ora vuoi passare all’azione e dedicarti alla pratica, ti consiglio di iscriverti all’area gratuita di Pianoforte Jazz, dove potrai imparare le sonorità dei grandi pianisti in maniera pratica guardando e copiando da me gli accordi. Clicca qui per registrarti e accedere ai contenuti gratuiti >>
FAQ
Cos’è uno standard nel jazz?
Come hai visto nell’articolo, uno standard jazz è un brano facente parte della tradizione jazzistica che solitamente viene suonato nelle varie jam session o concerti. La natura di questi è varia, cosi come la loro struttura.
Come si studia uno standard jazz?
Per imparare concretamente uno standard jazz, il metodo che solitamente propongo è di copiare dai dischi, utilizzando i Real Book come un aiuto, più che come l’unico strumento per impararli. Sebbene non sia il modo più facile per farlo, questo ti darà accesso alle sonorità dei grandi oltre a sviluppare il tuo orecchio.